Il ritratto di

Tiziano Lancia
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Bisogna imparare ad amare le cose semplici e autentiche, traendo piacere dai piccoli gesti quotidiani che scaldano il cuore, dalle persone davvero vicine e dai frutti della propria fatica

Ci sono silenzi densi, che contengono più delle parole non dette. Silenzi che racchiudono i ricordi di una vita, sogni grandi e minuscoli, volti della nostra storia, piccoli attimi di malinconia e di felicità. Tiziano è un uomo mite, di poche parole, si scioglie solo con i suoi nipoti che lo riempiono di gioia e di orgoglio. Conosce bene il valore della parola solidarietà e la trasforma, ogni volta che può, in una grande disponibilità nell’aiutare gli altri. Ama le cose semplici e autentiche: qualche momento con gli amici, magari davanti a un buon boccale di birra; la carezza frizzante delle onde in una bella nuotata; i rintocchi delle campane, quella musica profonda che ti entra dentro e ti fa sentire al posto giusto; il suono dell’acqua che rimbalza tra i sassi del fiume; un lavoro ben fatto da ammirare alla fine della fatica, magari una bella imbiancatura, cui si dedica per hobby con piacere e maestria. Sogna un mondo in pace e, come dice un proverbio arabo “Il frutto della pace è appeso all’albero del silenzio”.

Una parola da dedicare al lavoro:

Fare bene il proprio dovere