Il ritratto di

Sandro Basso
Sandro_Basso

Non serve correre per arrivare, non serve urlare per farsi ascoltare; spesso è nella fermezza delle persone miti e nella pacatezza di certi sguardi che si nasconde la vera forza

“È una gioia senza pecche scoprire un’anima pura. Sono anime che somigliano ai primi libri dei bambini: contengono poche parole e sono piene di colori”. In questa frase del poeta e scrittore francese Christian Bobin incontri un po’ di Sandro. Il suo sguardo buono che sembra guardare più il là di ciò che normalmente si vede; la voce calda, il tono basso delle sue poche parole, che sono il prologo di quello che ha da raccontare; la calma e la determinazione che trasmette con la sua andatura misurata, come se ogni passo fosse pensato, con gli occhi attenti, puntati alla cima da raggiungere. Perché Sandro, alla delicatezza dei modi, unisce anche la sua forza e il suo animo testardo che tira fuori di fronte alle ingiustizie, alla cattiveria gratuita e alle menzogne, anche se a fin di bene. Lo sbuffo della caffettiera sul fuoco, il profumo fragrante del pane ancora caldo, l’aria fresca di ogni mattina a lavorare nella natura sono piccoli piaceri che si gusta giorno dopo giorno, sognando tanti viaggi racchiusi nel cassetto dei desideri e da organizzare, prima o poi.

Una parola da dedicare al lavoro:

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