Il ritratto di

Pietro (Piero) Spadacini
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È parte della storia della cooperativa, un po’ mascotte, un po’ vecchio saggio, che regala sorrisi e consigli a tutti, con affetto e riconoscenza

È un grande amore quello che unisce Piero a Isola Verde. Un legame indissolubile nato quarant’anni fa e che ancora oggi, anche se ormai in pensione, si rinsalda di giorno in giorno nelle sue visite agli amici di sempre. Ha un appuntamento fisso, due volte a settimana, per accompagnare con il suo sorriso il lavoro delle colleghe degli uffici e dei ragazzi delle squadre, che vanno e vengono dalla sede. Immancabile mascotte di ogni evento o ricorrenza, si sente nel gruppo come in famiglia, accolto e compreso sin da quando ha iniziato a lavorare in serra, agli albori della cooperativa.

Ama scrivere, soprattutto lunghe lettere in cui da consigli a tutti, sindaco incluso, per la quale ha una vera e propria ammirazione. Ha un’opinione su ogni argomento e una raccomandazione per tutti, anche per il Governo, per cui si infervora con il suo modo impetuoso e colorito, in cui spesso il pensiero fluisce più veloce delle parole.

Chiunque faccia parte del team ha un aneddoto e una storia da raccontare di cui Pietro è il protagonista: dalla sua fuga in pullman a Brissago, alle sue avventure con i vasetti e le talee da interrare, dai suoi discorsi, alla sua passione per il cibo e alla sua testa fra le nuvole. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, perché non c’è sogno che tenga senza una preziosa pietra miliare.

Una parola da dedicare al lavoro:

Vivi la cooperativa come una famiglia