Il ritratto di

Andrea Minari
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Bisogna apprezzare il tempo presente, lasciare alle spalle ciò che è stato, perché oggi puoi costruire quello che vuoi, conquistarti la stima e il rispetto, guardare con orgoglio al futuro

Le sopracciglia corrucciate e lo sguardo disincantato di un bimbo che non ha trovato i regali sotto all’albero. Avere vent’anni e volerne trenta, perché con il tempo ciò che è stato diventa passato e i giorni si possono costruire come si vogliono e con i giorni il rispetto, la stima e i valori più profondi con cui vuole creare il suo futuro e la sua famiglia. Tanta voglia di divertirsi e di stare con gli altri; di fare sport, viaggiare; di condividere il bello della vita con gli amici e con la propria compagna che ha il nome della felicità. Poche parole a volte, a volte troppe, quando la confidenza scioglie la diffidenza, quando, forse, ci si può fidare, perché non c’è niente di peggio di chi ti parla alle spalle, non c’è niente di più meschino della disonestà. Andrea è il lago dopo il temporale, non si comprende sempre dove sia profondo e dove no. Ma come scrive il filosofo cinese Lao Tsu: bisogna avere il cuore come un lago. Con una superficie calma e silenziosa. E una profondità colma di gentilezza.

Una parola da dedicare al lavoro:

Stiamo uniti!